Dalla seconda metà del 1800 presero a svilupparsi in tutta Italia Società di Ginnastica che sentivano la necessità di unirsi in Associazioni nazionali, nuove Istituzioni in grado di poter organizzare gare di alto livello tecnico in competizioni di ben più vaste proporzioni di quelle che si svolgevano, confinate nei limiti provinciali. Nel 1869 nacque la Federazione Ginnastica Italiana alla quale, però, non aderirono, per motivi di principio istituzionale e organizzativo, tutte le Società italiane. Società che confluirono in gran numero nella Federazione delle Società di Ginnastica. Di questa Federazione fu eletto Presidente Pio Vecchi, Presidente della Società Panaro. Dal 1882 al 1887 la Panaro ospitò la Presidenza della Federazione Italiana delle Società di Ginnastica. Si sentiva, però, la necessità di una unione delle due Federazioni e Pio Vecchi ne fu il promotore in sede nazionale. Il 18 Dicembre 1887, per iniziativa di Pio Vecchi, Presidente della Panaro e della Federazione delle Società Ginnastiche, si tenne, presso l’Aula Massima del Campidoglio il tanto sognato Congresso di tutte le Società Ginnastiche italiane. Alla presidenza dell’Assemblea fu eletto il Comm. Antonio Allievi, Senatore del Regno, alla vice presidenza il Presidente della Panaro avv. Pio Vecchi ed alla segreteria il M° Giuseppe Bertoni istruttore di Ginnastica della Panaro. Dopo ampio dibattito, che si protrasse per tutto il giorno successivo, si deliberò di costituire la Federazione Ginnastica Nazionale con sede a Roma e per solennizzare l’avvenimento si decise di affidare a Modena la responsabilità di organizzare, entro il 1888, il Primo Concorso Nazionale di Ginnastica che puntualmente fu organizzato dalla Panaro il 27 Maggio 1888. Presenti alla storica manifestazione si annoverarono: il Conte di Torino, il Sindaco di Modena, il Prefetto, il Generale Comandante il Presidio Militare, l’Alta Magistratura, Deputati Federali, Consiglieri Comunali e Provinciali mentre in altro palco avevano preso posto gli ufficiali dell’Esercito. Il 15 Agosto 1898 il Comitato Centrale Nazionale per l’ Educazione Fisica ed i giochi ginnici nelle Scuole e nel Popolo, assegnò alla Società Panaro un Diploma di Benemerenza con medaglia d’argento con la seguente motivazione: prima in Emilia ha con l’esempio e con l’opera dato sviluppo all’Educazione Fisica, e fu sede della Federazione fra le Società italiane di Ginnastica. Ciò a dimostrazione della vitalità che fin dai suoi primordi animò e continua ad animare dirigenti e soci del prestigioso sodalizio modenese, sempre pronti ad accogliere tutte le occasioni per contribuire alla solidarietà sociale e a collaborare per il bene del popolo. Oltre le conquiste in campo “politico”, gli anni che seguirono il 1877 videro i nostri ginnasti affermarsi in molte gare nazionali e la Società Panaro acquistare sempre più rinomanza, tanto che nel 1878 il Principe di Napoli (Vittorio Emanuele) accettò (cosa non certo usuale) la presidenza onoraria della Panaro. Il 3 Giugno 1901 il re Vittorio Emanuele III riconfermò la sua presidenza onoraria della Panaro. Nel frattempo i delegati della Panaro ai funerali di re Umberto I (e precisamente il suo Presidente Leone Segré e il Segretario Giuseppe Messori) erano periti in un incidente ferroviario di ritorno dalla mesta cerimonia.